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Visualizzazione dei post da marzo, 2011

Un mio amico

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Non è niente di figo; è costato poco; ha il vetro graffiato; a volte si rifiuta di funzionare; è un rettangolo perfetto; c’ha l’accelerometro. E ha una rubrica che non smette mai di sorprendermi per quello che ci ritrovo: guardate qua Il mio cellulare è differente

Coming out

In TV ieri sera ho guardato anche questo: link

Un'offerta che non potrete rifiutare

Allora. Io ho scritto un libro raro, come alcuni di voi sapranno. Raro perché è abbastanza inconsueto, e l'editore ha avuto coraggio a farlo uscire. Raro perché è un po' difficile da trovare fisicamente, almeno fuori dalla Sicilia. E' una collezione del meglio dei miei primi 7 anni di microsatira su Repubblica Palermo (rubrica telex). E' rivolto a un pubblico siculo, in primis, ma anche nel resto d'Italia è stato apprezzato e capito. Mi hanno comunicato che è in offerta su Eprice, e vi giro il link col 20% di sconto. Altrimenti Ibs, Bol e Flaccovio.com saranno lieti di vendervelo a prezzo intero. Buon acquisto! il mio libro

Rubrica "Separati alla nascita" (in attesa di un titolo più originale)

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                                          Giorgio Cremaschi                                            Enzo Jannacci Stamattina mi sono imbattuto in qualche fotogramma di un programma televisivo che ospitava il sindacalista CGIL, Giorgio Cremaschi e mi è venuta alla mente la somiglianza che sempre ho scorto tra lui e il grande (e un po' scomparso dalle scene), Enzo Jannacci. Si accettano commenti

piccoli blog crescono

Ciao blog, come stai? Volevo complimentarmi con te, perché consultando le statistiche vedo che stai andando bene, e con le tue gambe. Domani ti aggiorno, eh?

sGiovinezza

Incontri un amico d'infanzia, che il vento della vita ha portato lontano (ma da dove?) e ci parli. Lo hai incrociato, distrattamente, altre volte nella vita. Questa volta ci parli, dunque. E scopri che..... Che il tuo amico d'infanzia è diverso da com'era e da come pensavi che fosse. Che il tuo amico è invecchiato, perché la giovinezza giovane si comincia a distinguere già con una certa difficoltà. Ti rendi conto che anche tu, pur con qualche annetto in meno, potrai avergli fatto la stessa impressione. Ci reincontreremo, certo. Forse. Ed ho paura: come lo "sentirò" la prossima volta? come sarò la prossima volta?

Tornado a casa

qua

Un Massimo Puleo d'antan lettore su Repubblica PA

Le lettere 04 settembre 2002 —   pagina 15   sezione: PALERMO Una cena per un biglietto Alla stazione ferroviaria di Cefalù tento una prima volta di acquistare un abbonamento, ma non ci riesco, perché il bigliettaio è intento a parlare al telefono e dopo aver finito scompare nel nulla. Nessuno protesta. Desisto. Torno alla carica un’oretta dopo: il bigliettaio c’è, e non parla al telefono. Aspetto il mio turno. Una persona molto gentile mi chiede se devo prendere il treno in partenza per, eventualmente, cedermi il posto nella fila; rispondo che non ho urgenza e ringrazio. Nel frattempo c’è una nuova telefonata, breve per fortuna. Quando arriva il mio turno mi sbrigo immediatamente, ma dimentico le chiavi e di farmi dare un secondo biglietto. Lo faccio presente al bigliettaio dietro al vetro, ma non finisco la frase ché questo tizio mi chiede «rispetto per le persone in coda». LUI! La prossima volta che un impiegato Fs mi farà un biglietto minimo lo inviterò a cena per sdebitarmi.     

Dodici anni senza Zeri (Federico)

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E' scomparso da una dozzina d'anni: un'eternità fa, un attimo fa. Credo sia stata la persona che più mi ha affascinato in assoluto, per la sua erudizione, per il suo estro, per il suo anticonformismo, per il suo saperti ammaliare con le parole. Come definire Federico Zeri?   Un Maestro, e basta.  Sono sicuro che quest'uomo sarebbe riuscito ad interessarmi qualunque argomento avesse trattato: dalla partita doppia alle tecnologie della fatturazione o ai problemi dell'astragalo. In questo filmato, che ho per caso trovato su youtube, Federico Zeri parte da Dante per spaziare a 360° su una marea di argomenti. Ci troverete dentro solo una parte della sua "cifra" di erudito, ma sarà un piacere per le vostre orecchie e per il vostro cervello.   Federico Zeri commenta la Divina Commedia a modo suo

Lavoro a Termini

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Visto che non lo fa nessuno, vorrei ricordare l'abbandono al suo destino del sito industriale FIAT di Termini Imerese. Quando scrivo "non lo fa nessuno" mi riferisco alle innumerevoli trasmissioni di attualità politico/economico/culturale: Ballarò, Anno Zero, Otto e mezzo, In mezz'ora, L'ultima parola, ecc... ai grandi giornali nazionali, ecc... A fine anno la Fiat chiuderà lo stabilimento nel silenzio assordante anche dei sindacati. Ricordate il grande battage che ci fu per il referendum di Marchionne a Mirafiori? A me basterebbe che si facesse il 10% di quello. Invece Termini è nell'Italia di serie B, e non interessa all'opinione pubblica nazionale. Mi vergogno del mio Paese ogni giorno di più.

Ps

Evviiiivaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!

Quel gradino così alto

Ho ben presente la differenza tra "sollievo" e "felicità". E non ho problemi a riconoscere che sono giorni di sollievo questi, per me. Spesso mi chiedo perché non mi riesce di scavalcare quel gradino smisurato che separa questi due stati dell'anima. Da un po' di tempo mi sto riproponendo di fare della ginnastica col cervello che mi permetta il gran balzo. Ho pure trovato una brava personal trainer. Quando riuscirò a fare il gran balzo vi prometto che sarete i secondi a saperlo.

Commenti sondaggio su Saviano

Sbizzarritevi a scrivere la vostra risposta al sondaggio, però prima votate tra quelle possibili. Saluti Diamantati

La vignetta di Gianfranco Uber

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CONTESTO: Il Ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini ha presentato il suo libro di favole scritto per la figlia ma naturalmente dedicato a tutti i bambini.

Rubrica "Separati alla nascita"

Consacriamo con un titolo veramente originale questa nuova rubrica tendente a ravvivare i sabati mosci da un punto di vista dell'audience. Dopo Scilipoti e Loiero questa settimana scopriamo le somiglianze tra i giornalisti di fede Berlusconiana Nicola Porro e Stefano Zurlo. La loro non è una somiglianza sputata, però entrambi sono testimonial perfetti di un certo "fototipo" di persona. Buon confronto a tutti zurlo   Porro

Pubblicità progresso

Offerta speciale per i pochi pezzi rimasti di un libro speciale Sono soddisfazioni

Gli insorti e Muammar

C'è un proverbio siciliano che dice qualcosa tipo: "Megghiu u tintu canusciutu ca u buonu a canuscisi" (Trad: meglio il cattivo che già si conosce che il buono sconosciuto). L'ho sempre odiato. Però, per quanti ne abbracciano la filosofia, mi immagino che in questi giorni la rivolta anti-Gheddafi stia ispirando inquietudine e diffidenza. Perché a tutt'oggi non si è capito chi siano questi insorti, come la pensano, cosa intendono fare. C'è il rischio fondamentalismo dietro l'angolo, ma anche il "rischio" democrazia. Vorrei tanto saperne di più, per capire, ma la situazione è talmente confusa che non è possibile al momento poter tifare decisamente per loro. "Megghiu u tintu canusciutu", però, non lo dirò mai.

La vignetta di Sebino

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Da dove vengo

io vengo da qui Ho deciso di rivelarmi bloggisticamente, e non è stato facile. Sia per la mia naturale riservatezza, sia perché così mi sento traditore/confesso, ormai oltre il punto di non ritorno. Con l'occasione vorrei ringraziare quelli di là e quelli di qua (che magari un po' coincidono). Il blog (contatore alla mano) sta andando bene, e spero che presto in molti vincano la ritrosia nel commentare o partecipare. Spero di legarmi in qualche modo alla mia rubrichetta su Repubblica Palermo, ma non sarà facile a causa di complicate questioni burocratico-copyright-istiche.