Piccola gioia in corso (con inchiostri differenti)

Ci ha fatto una discreta fortuna, proprio sotto forma di libro, il fortunato Francesco Piccolo. Sto parlando delle piccole gioie della vita. Una, che mi sta capitando in questi giorni, ve la illustro in due parole. 
Trovare, tra le pieghe di un trasloco, un libro. Di cui mai hai sentito parlare. O meglio, del cui titolo hai sentito parlare, ma che nemmeno sai a chi attribuire. E che è proprio di quell'Autore con cui hai un controverso rapporto di stima/polemica a posteriori (per questioni anagrafiche). Isolarsi dal contesto, non leggendo alcuna critica o informazione sul libro medesimo. Iniziare a sfogliarlo con lo stato d'animo della più candida fra le creature innocenti....(esageriamo). Sapere soltanto che l'Autore aveva scritto, a commento di questa sua opera, la seguente frase:“Ho cominciato a scriverlo per divertimento e l'ho finito che non mi divertivo più”. 
L'essenza della gioia sta nell'autocostrizione a leggerlo lentamente, per due motivi: perché mi piace come scrive Leonardo Sciascia e perché "Il Contesto" è un libro abbastanza breve, e io non voglio che finisca subito!


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